L’Archivio Diocesano di Caserta rappresenta una delle principali fonti per la storia di questa città e del territorio di competenza della diocesi, poiché testimonia la vita e l’attività della maggiore autorità ecclesiastica locale. Quella religiosa costituisce senza dubbio una delle dimensioni più significative per la storia della comunità casertana.

All’interno di questa, la chiesa cattolica e la sua capillare e incisiva organizzazione hanno svolto un ruolo da cui non può prescindere lo storico che intenda prendere in considerazione anche altri piani della vita di questa collettività. Il vescovo e la sua curia d’altro canto hanno fatto parte di questa storia, ne hanno costituito un fattore e allo stesso tempo un risultato, di cui il materiale documentario che si conserva rappresenta la più diretta, benché non la sola, testimonianza.

Il riordinamento delle carte dell’Archivio diocesano, terminato nel 2000 da Paolo Franzese, per conto della Soprintendenza archivistica della Campania, ha permesso di identificare ciò che resta del sedimento di queste attività, rispettando e ricostruendo, per quanto possibile, le modalità, non sempre coerenti e organiche, con cui la stessa Curia intese conservare, nel corso dei secoli, la memoria di sé. L’Archivio così ricostruito o rimodellato è quindi accessibile alla comunità attraverso l’inventario pubblicato a stampa, strumento che mira a descrivere e a rappresentare la documentazione in modo esaustivo per tutti gli studiosi, qualunque sia l’obiettivo della loro ricerca. Il lavoro allora compiuto consente al contempo di fare il punto di quanto è andato perduto, ma anche di quanto resta ancora da fare, per restituire più ampi materiali e quindi più promettenti prospettive, di ricerca e di studio. Testimonianze sulla storia della comunità e integrazioni alle fonti diocesane possono trovarsi anche in altri archivi di ambito ecclesiastico, provenienti da monasteri, confraternite e luoghi pii, organizzazioni e associazioni cattoliche. Un prezioso patrimonio di conoscenza sta nei libri canonici delle parrocchie, che rischiano di restare fuori dalla portata di chi studia la storia di questa collettività. L’inventario rappresenta un punto di partenza anche per l’analisi e per la valorizzazione di alcuni tipi di documenti che costituiscono l’Archivio Diocesano, in particolare gli atti delle ordinazioni dei sacerdoti e dei processi matrimoniali.